Le tradizioni religiose, ma anche quelle etno-antropologiche, riconducono a un passato fatto di dure fatiche nei campi e a lavorazioni artigianali legate al mondo contadino.
Anche i rapporti con i paesi vicini sono stati caratterizzati da scambi commerciali di prodotti come olio, grano, carni e formaggi.
Il mite clima mediterraneo e la presenza di alcuni corsi d'acqua (i torrenti Carbonara e Botticelli, che confluiscono nel fiume Tusa) rendono questo territorio particolarmente adatto alle colture olivicole e viticole.

La vocazione all'olivo e all'olio risale probabilmente ad oltre duelmila anni fa: in queste colline l'olivo ha colonizzato nel tempo tanto di quello spazio sino a diventare espressione principale del paesaggio agrario. è da questa realtà esistente non solo nel comune di Castel di Lucio, ma in tutta quella zona che un tempo veniva denominata Valdemone, che dieci comuni hanno deciso di realizzare un progetto che consentisse lo sviluppo, la crescita economica, sociale e turistica del territorio: "La strada dell'Olio extravergine d'oliva D.O.P. Valdemone".

Negli ultimi anni, i campi di Castel di Lucio sono stati riconvertiti quasi esclusivamente a pascolo, favorendo la nascita di piccole aziende zootecniche e incrementando la produzione di prodotti derivati dalla trasformazione del latte, in particolar modo delle provole, il famoso Cascavaddu di Castel di Lucio.

Nel 1990 è stata istituita la "Sagra du Cascavaddu", diventata appuntamento fisso estivo per tanti appassionati.

Basata su allevamenti di bestiame indigeno lasciato pascolare liberamente nei mesi caldi e in moderne stalle nei mesi invernali, la zootecnia di Castel di Lucio fa tesoro della saggezza ed esperienza di una tradizione secolare. Il frutto di questa attività, si concretizza nella produzione di prelibate carni soprattutto bovine, formaggi e altri derivati del latte. è proprio nella trasformazione del latte che i produttori castelluccesi hanno saputo conservare la tradizione coniugandola con le esigenze delle normative comunitarie che impongono determinati standard produttivi.
Le abilità dei pastori tramandate da padre in figlio per generazioni, sono ancora alla base della lavorazione del latte per la produzione di provole e formaggi.

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